Il 23 aprile 2008 il Parlamento Europeo ha approvato il quadro Europeo delle Qualifiche: uno strumento che consentirà di tradurre i sistemi di competenze locali in un linguaggio comprensibile in tutti i paesi dell'europa.
A cosa serve? Intanto per adeguarsi alle richieste dell'Unione ogni paese dovrà mettere ordine nel propio sistema di qualificazioni, definendo, "una volta per tutte", cosa è capace di fare un idraulico e cosa, invece, un avvocato (non me ne voglia l'ordine :-)). Ovviamente, se io dichiaro che faccio l'idraulico e che voglio spostarmi in un altro paese europeo, anche se non sono polacco ;-) mi sarà possibile fare il grande passo, perché sarò in grado di far capire ai miei possibili datori di lavoro inglesi cosa sono effettivamente capace di fare (per sapere come, andate a vedere come funziona il QEQ (sic) o EQF).
A questo punto il nostro paese dovrà velocemente dotarsi di un sistema che consenta di mettere ordine nel sistema delle competenze. Interessante sapere se qualcuno si è già posto la domanda se debba essere un onere del governo centrale o delle Regioni.
Chi ne sà qualcosa?
per info sul Quadro Europeo delle Qualifiche clicca QUI
29 aprile 2008
10 aprile 2008
Riconoscere le competenze
Mai sentito parlare di VPL, APL, RPL e chi più ne ha più ne metta? Sono acronomi inglesi per la validazione degli apprendimenti: un modo di gestire gli individui che basandosi sul fatto che ognuno, per il solo fatto di nascere e di vivere impara a fare delle cose, valorizza queste capacità rispetto ai bisogni delle organizzazioni e alle aspirazioni degli stessi individui.
Un o strumento estremamente interessante, per, per esempio, gestire l'afflusso di lavoratori immigrati. Sapere cosa sanno fare, a prescindere dai titoli, che potrebbero anche essere falsi, permette di meglio inserirli nel paese ospitante, ma soprattutto può aiutare a gestire i ritorni al paese d'origine, facilantando l'incontro tra domanda e offerta di lavoro facendo incontrare le abilità dell'individuo con richieste specifiche esistenti nel proprio paese d'origine.
Un o strumento estremamente interessante, per, per esempio, gestire l'afflusso di lavoratori immigrati. Sapere cosa sanno fare, a prescindere dai titoli, che potrebbero anche essere falsi, permette di meglio inserirli nel paese ospitante, ma soprattutto può aiutare a gestire i ritorni al paese d'origine, facilantando l'incontro tra domanda e offerta di lavoro facendo incontrare le abilità dell'individuo con richieste specifiche esistenti nel proprio paese d'origine.
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